UTILIZZO DELLA MINDFULNESS NELLA TERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE
Come mai questa pratica, utilizzata per la prima volta dal Budda più di duemilacinquecento anni fà, è oggi considerata la terapia cognitivo comportamentale più all’avanguardia? Per rispondere alla domanda bisogna riferirsi alla tendenza umana di allontanare pensieri, idee ed emozioni che non riteniamo essere consoni all’idea che abbiamo o che vorremmo avere di noi stessi. Questo tentativo è chiaramente disfunzionale e vano in quanto non possiamo allontanare i pensieri dalla nostra mente e più ci proviamo, più ci sentiamo sofferenti e rigidi.
La pratica della mindfulness ci insegna a riconoscere i nostri pensieri ed emozioni, accogliendole in maniera non giudicante, semplicemente come vengono percepite. La pratica della mindfulness insegna a non essere immediatamente coinvolti dalle proprie emozioni e a non reagire ad esse automaticamente agli stimoli emotivi e ai pensieri che affollano la mente. Questo approccio differente ai contenuti della mente porta ad una maggiore flessibilità cognitiva, lasciando spazio ad una maggiore libertà mentale e a maggiore resilienza (ovvero la capacità di reagire in maniera funzionale agli eventi di vita).
QUINDI LA TERAPIA VUOL DIRE SOLO MEDITARE ??
La terapia CBT fondata sulla Mindfulness non significa solo meditare, ma ha il senso di introdurre nella vita la dimensione della consapevolezza che consente di superare molti “automatismi” che appartengono alla nostra vita, in favore di azioni, scelte e pensieri più funzionali e sani.