Ansia e Farmaci…quale rapporto?

Una domanda che spesso i miei pazienti mi fanno è relativa all’utilizzo di farmaci per gestire velocemente l’Ansia e il Panico.

Innanzitutto vorrei partire dal presupposto che, in qualità di Psicoterapeuta, ti posso dare giusto la mia opinione personale di un professionista che lavora da 14 anni nel campo delle difficoltà legate all’Ansia.

Per qualsiasi consulto specifico sulle varie molecole dovresti interpellare un Medico Psichiatra che potrà anche prescriverle.

Come considero l’utilizzo dei farmaci…beh….di solito parto da questo esempio: Immagina di farti male a un ginocchio e il medico di conferma che ti dovrai operare. Ecco, dopo l’operazione dovrai riabilitare l’arto affinché tu possa tornare a camminare in scioltezza e sicurezza. Quindi ti servirà una buona fisioterapia che non durerà in eterno ma che avrà una durata consona alla riabilitazione e poi andrà a scemare fino alla tua completa guarigione.

Per svolgere bene la fisioterapia cosa serviranno??

LE STAMPELLE!

Considera i farmaci proprio come delle stampelle.

Tu come consideri le medicine? Come qualcosa che può essere a volte utile, oppure come qualcosa di pericoloso e umiliante?

Prova a NON considerarli come qualcosa di denigrante e svalutante ma come qualcosa che ti sarà molto utile per raggiungere una buona serenità e un buon equilibrio  apprendere le strategie di gestione dell’Ansia che andranno a sostituire piano piano l’utilizzo delle molecole.

In molti casi l’utilizzo dei farmaci in abbinamento alla Terapia Cognitivo comportamentale favorisce un più veloce e fattivo miglioramento nelle condizioni generali e più specifiche dell”Ansia.

Chiaramente potremmo parlare anche di altre difficoltà psicologiche nelle quali vale lo stesso discorso, però preferisco in questa sede concentrarmi solo sugli aspetti relativi all’Ansia.

L’apprendimento delle strategie che ti fornirò durante la terapia andranno ad agire sugli stessi circuiti cerebrali su cui agiscono i farmaci e questo non lo dico io…lo dice la Scienza!

Sono numerosi gli studi che hanno dimostrato negli anni la funzionalità della Terapia Cognitivo Comportamentale e di come questi interventi vadano proprio a creare dei cambiamenti a livello neurobiologico che permettono di attivare nuovi circuiti neuronali che favoriscono nella persona un maggior adattamento alla realtà con una conseguente diminuzione dell’Ansia. 

Ti ho dimostrato come non sarà necessario assumere a vita pastiglie o gocce perché sarai pronto/a a gestire la paura in autonomia.

Le linee guida internazionali sono molto chiare e consigliano l’utilizzo di Antidepressivi e Benzodiazepine . Tieni conto che oggi abbiamo i cosiddetti farmaci di terza generazione SSRI molto efficaci. Le Benzodiazepine sono i classici ansiolitici.

Mi raccomando!!! Non agire mai e poi mai di testa tua e consulta sempre il Medico prima di assumere qualsiasi molecola!

Quindi per rispondere alla domanda farmaci sì o farmaci no? Dipende dalla gravità dei sintomi e soprattutto dalla tua  voglia di affrontare l’Ansia mettendoci “del tuo.

Essere attivo durante la terapia farà guadagnare un sacco di tempo e ti farà avvicinare più velocemente alla serenità e al benessere.

Aaron Beck, il padre fondatore della Terapia Cognitiva, definiva questo atteggiamento collaborante e attivo da parte del paziente “Empirismo Collaborativo”.

Attraverso un atteggiamento attivo e partecipativo il paziente, insieme al terapeuta, crea un tandem di lavoro fantastico che porterà a raggiungere gli obiettivi concordati.

Ti accorgerai che, se anche la situazione può risultare un po’ più importante, l’unione di farmaci e Terapia Cognitivo Comportamentale,  sarà assolutamente vincente.

Se hai qualche domanda o curiosità, scrivimi a: info@studio-bios.it e sarò felice di risponderti!

Al prossimo video!

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